Milano

Pinacoteca Ambrosiana, mostra “L’Ambrosiana e Leonardo”


Progettazione delle vetrine e dell’allestimento


1998

Il Codice Atlantico, la più ampia e stupefacente collezione di scritti e disegni di Leonardo da Vinci, fu allestito nel tardo Cinquecento dallo scultore Pompeo Leoni (1533-1608).
Dopo un storia avventurosa e tormentata, dall’ultimo restauro avvenuto nel 1968 ad opera del laboratorio di Grottaferrata, il Codice Atlantico riposa nella Sala del Tesoro della Biblioteca Ambrosiana.
Allestita in due splendide sale, la mostra “L’Ambrosiana e Leonardo”, esponeva 24 delle 1119 pagine del Codice Atlantico – all’epoca ancora rilegato in 12 volumi – l’intero corpus degli altri 27 disegni autografi di Leonardo posseduti dall’Ambrosiana, e alcuni tra i lavori tra i più significativi degli allievi del Maestro.
Per i volumi del codici sono state progettate vetrine a tavolo, con campana in cristallo a microclima stabilizzato, illuminazione interna a fibre ottiche diffusa, di intensità variabile, e apertura a sollevamento meccanico.
L’allestimento interno era costituito da leggii personalizzati per i singoli volumi, al fine di evitare tensioni meccaniche sulle legature, tenendo conto della pagina di apertura prevista dal progetto scientifico di esposizione.